Cose oggettivamente interessanti, Migliorarsi imparando

A wee walk home

I più navigati di questo blog si ricorderanno della meravigliosa impresa di Marco Alderighi che, nel lontano 2013, fu il primo uomo a completare la tratta Prato – Coventry in bicicletta. Ebbene, il nostro coraggioso eroe ha deciso di alzare ulteriormente l’asticella dell’epicità compiendo una seconda e più ardita impresa: dalla selvaggia Scozia ha deciso un giorno di aprile di incamminarsi verso casa per aggiungere un nuovo capitolo al fantastico libro delle imprese dell’Uomo su questa Terra. Pochi giorni fa si è concluso il suo cammino (che potete rivivere sulla pagina Facebook e Instagram di Marco) e subito dopo ha concesso in esclusa per Il Blog del Piera (di cui è anche correttore di bozze) un’intervista molto più lunga e loquace di tutte le altre fatte a testate meno importanti (La Nazione, Bisenziosette, Canale 5, Al Jazzera, BBC per nominarne alcune) e ci ha concesso l’utilizzo di alcune foto inedite scattate durante il suo lungo viaggio. Per l’occasione lo abbiamo raggiunto a pochi km dall’arrivo e ci siamo concessi di percorrere, intervistandolo, gli ultimi metri del suo incredibile percorso (per agevolare la lettura metteremo le domande in grassetto):

Ciao Andrea, grazie per il tempo concessoci. Innanzitutto complimenti per essere tornato.
Sappiamo che sei pieno di impegni quindi passiamo subito alla prima domanda: Ti fanno male le gambe ora che ti sei fermato?

Gambe e schiena mi fanno più male adesso che mentre camminavo. Le ginocchia invece ringraziano per lo stop!

Durante un’impresa così si impara ad apprezzare maggiormente le cose che magari si danno per scontate. Quanto ti sono mancato?
Ti ho pensato molto, soprattutto nei giorni pari. I giorni dispari erano dedicati agli altri.

In molti (ad es. Maria Giulia S., Andrea V., Lorenzo P., Claudia V. per fare alcuni nomi casuali) non credevano in te. Cosa vuoi dire a loro ora che sei un eroe nazionale?
L’invidia è una brutta bestia, ma io continuerò a trattarli, da buon lord quale sono, come se mi fossero stati sempre accanto. Questo, ovviamente, fino al primo momento in cui potrò rinfacciarglielo senza pietà.

Cosa si mangia per fare 35.000 km?
Tanto ottimo inglesissimo porridge per colazione, durante il giorno ci si rifà alla dieta dei contadini e dei pastori (pane, salame, formaggio) e la sera si va rigorosamente o di noodles da 60 cent al pacco o pasta condita col concentrato di pomodoro: energia pura!

Quanto costa camminare per 35.000 km?
Beh, dipende tutto dalla velocità. Io che li ho fatti in circa 6 mesi, ho speso più o meno quanto spendevo per mantenermi la casa a Glasgow.

Quanto ha inciso il rinvio della Brexit nella tua decisione di partire dalla Scozia?
Se avessi saputo che sarebbe stata rinviata non sarei partito!

La barba lunga ti dona, la terrai anche adesso che sei tornato?
Grazie, sei molto gentile. Sono nelle mani del barbiere.

In una cultura portata all’apparire, come hai affrontato lo scontro tra l’essere vestiti comodi e la sempre più richiesta bella presenza ed eleganza in ogni occasione?
Il mio portamento e la mia grazia innata mi permettono una maggiore libertà in fatto di abbigliamento: sono solitamente di un’eleganza ineccepibile in ogni momento e contesto. Il mio gusto italiano mi ha comunque aiutato ogni mattina nel trovare i giusti abbinamenti tra i vari accessori ed indumenti tecnici fluo.

Dei 35.000 km percorsi, qual è stato il chilometro che più ti rimarrà nel cuore?
Senza dubbio il km 1865.

Dopo la bicicletta e il trekking teoricamente ora dovresti passare al nuoto: idee?
Piuttosto che al nuoto stavo pensando al monopattino. Nello specifico: la traversata del Sahara in monopattino elettrico.

Quando sei partito per la Scozia il PD era al 60% circa dei consensi, ora invece sfiora il 20%. Il viaggio è stato anche un messaggio di speranza alla sinistra?
Temevo volessi incolparmi del crollo dei consensi. Il mio viaggio non è solo un messaggio di speranza per il PD, ma per tutte le forze politiche che hanno voglia di Fare per Fermare il Declino.

Cosa rispondi a chi l’ardire di bollare il fatto che tu abbia fatto 35.000 km come “fake news”?
No comment, non voglio prestarmi al gioco codardo delle malelingue.

Anche questa volta non ti sei degnato di mandare un messaggino a mia madre che si preoccupava per te. Come giustifichi questo tuo menefreghismo verso chi ti vuole bene?
Scusami Ilaria. Avevo detto a quello screanzato di tuo figlio di aggiornarti! Passo a trovarti prima di Natale!

Il tuo ritorno coincide con la terribile scomparsa dell’asino Orazio. Quanto meno felice della tua impresa sei adesso?
Non lo conoscevo bene, ma lo vedevo sempre la mattina mentre andava a lavoro, era un bravo asino. Non si meritava una fine così.

Il Belgio anche quest’anno ha vinto il premio come Paese migliore al mondo per camminare tantissimo, tu che ci sei passato reputi il premio meritato? Concordi con la giuria di esperti che ha assegnato il premio?
La mia risposta sarebbe concisa e volgare, ma cerco di contenermi. Mi trovo fortemente in disaccordo con questa assegnazione. Sono convinto che la giuria sia stata convinta innanzitutto dalla simpatia dei Belgi e corrotta con le tante prelibatezze culinarie che il Belgio offre. Ricorrerò alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

Quanti stereotipi hai abbattuto durante questo viaggio? E quali invece hai confermato?
Sono più o meno tutti stati confermati. L’unico abbattuto è quello che vede la Scozia come coperta da un’eterna coltre di piovose nubi.

Ringraziamo Andrea per la pazienza e la sincerità e vi rimandiamo alla sua prossima imperdibile impresa.

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Pericoli all’italiana

Le mamme: quanto le amiamo e, al tempo stesso, le consideriamo l’essere più fastidioso del pianeta?
Coloro che hanno dedicato la loro vita al crescerci, circondandoci di affetto e premure, mettendoci sempre all’allerta da qualsiasi cosa, dentro e fuori il loro nido, potesse ucciderci.
I tempi cambiano e, si sa, la tecnologia è contraria al concetto di madre. Le nostre mamme sono troppo indaffarate a gestire la vita di tutti i componenti della famiglia per stare al passo coi tempi, perdendosi quindi anche i nuovi pericoli che la società schiera contro i loro cuccioli, focalizzandosi sempre sui giurassici antagonisti di venti anni fa, che ormai fanno più compassione che paura. Ora che, con i nuovi assetti governativi, siamo di fronte ad un profondo cambiamento storico e culturale, dobbiamo stare attenti ai nuovi nemici del popolo, mentre possiamo considerare come nostri fratelli, i vecchi, inutili rivali di una volta.

Ecco perché, care mamme, questo blog vi offre una lista aggiornata dei pericoli che si possono trovare per le strade, i mari ed i laghi (semicit.) e che potrebbero, se non affrontati a dovere, di mettere in pericolo la vostra prole (messi in comode categorie per facilitarne l’apprendimento e la comprensione). Inoltre, cliccando su ogni parola, verrete indirizzati ad un link che vi fornisce un esempio pratico della categoria (se non è un servizio socialmente utile questo, non so veramente cosa lo sia).

CATEGORIA 1 –  SONO SEMPRE CONSIDERATI UN PERICOLO:

  • Gli zingari;
  • Gli arabi;
  • I negri.

CATEGORIA 2 – NON SONO PIÙ CONSIDERATI UN PERICOLO:

CATEGORIA 3 – SONO ADESSO CONSIDERATI PERICOLOSISSIMI:

Aggiornate la lista, mamme! Il vostro pargolo potrebbe essere in pericolo!

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Quel distratto di Salvini

Come ormai tutti sapete, dopo averlo letto su The Vision, Matteo Lenardon ci mette e a conoscenza che i cartelloni elettorali di  Matteo Salvini, che quindi rappresenterebbero l’italica stirpe, la gloriosa e storicamente attendibile razza italiana, sono in realtà popolati da due ceche e due slovacchi.
Salvini quindi fa propaganda, puntando tutto sull’orgoglio dello stivale, presentando dei modelli che con l’Italia hanno poco e nulla a che fare. Basta fare un confronto tra l’italiano medio, secondo il sito World of Averages, che appunto, stilla un aspetto base a seconda della nazione di provenienza e l’italiano Salviniano:

In questa immagine l’uomo salviniano

In questa l’aspetto dell’italiano medio

 

In questa vediamo gli esemplari di donna italica leghista

Qui invece vediamo l’aspetto della donna italiana media

 

Quindi:
1 – Capelli castani contro capelli biondi
2 – Occhi marroni contro occhi azzurri/verdi
3 – Pelle quasi olivastra contro pelle bianchissima

Tornando alle cose pratiche: quante persone che conosco rientrano nei canoni della Lega?
Prendiamo i miei 560 amici su Facebook, quanti di loro possono riconoscersi nello stereotipo del leader del carrozzone?<
(sì, vi riscriverò TUTTI)

AMICI CHE HANNO TUTTE E 3 LE CARATTERISTICHE LEGHISTE:

Agnese, Alessandra, Denise, Bruna, Elisa, Manuel, Ilenia, Andrea, Marta, Irene, Luca, Francesco, Francesca, Giulia, Valeria, Gianni, Beatrice, Matilde, Francesca, Enrico, Marzia, Gemma;

AMICI CHE HANNO ALMENO UNA DELLE CARATTERISTICHE DESIDERATE DA SALVINI:

Elena, Alessio, Marta, Dario, Francesco, Riccardo, Martina, Catia, Serena, Sara, Giacomo, Emanuele, Daniele, Aurelia, Silvia, Chiara, Virginia, Linda, Laura, Lapo, Aliona, Stella, Lorenzo, Marta, Martin, Sara, Chiara, Sara, Paola, Fabio, Francesco, Ilaria, Lorenzo, Carlotta, Patrick, Nicolò, Tommaso, Costanza, Daniele,  Mirko, Silvia, Irene, Valentina, Fausto, Giada, Francesco, Anita, Elena, Sara, Giuditta, Marcel, Isabella, Luca, Mariagiulia, Fausto, Eleonora, Giulia, Carlotta, Giacomo, Valentina, Andrea, Martina;

AMICI CHE (come me) NON RIENTRANO NEI CANONI DELLA LEGA:

Marco, Giulia, Luciano, Matteo, Edoardo, Filippo, Stefano, Simone, Rudy, Martina, Maurizio, Giorgia, Caterina, Paulo, Renato, Mattia, Diletta, Donald, Francesco, Sandro, Luigi, Giovanni, Margherita, Francesco, William, Luca, Arianna, Marco, Francesco, Marco, Stefano, Luca, Maurizio, Francesco, Elisa, Bruno, Maria, Gabriele, Jonathan, Mario, Edoardo, Tiziano, Giancarlo, Marco, Stefano, Nicoletta, Alessandro, Mirko, Sandro, Mauro, Marco, Dario, Guido, Enrico, Laura, Edoardo, Arianna, Ivan, Melania, Francois, Deborah, Carlotta, Alessio, Filippo, Luca, Lorenzo, Virginia, Diletta, Elia, Serena, Lucrezia, Daniele, Matteo, Sandro, Edoardo, Alessandro, Gabriele, Giulio, Matteo, Davide, Maria, Despina, Eleonora, Giuseppe, Giuseppe, Marco, Stefano, Claudio, Francesco, Fabrizio, Francesca, Davide, Lorenzo, Caterina, Veronica, Lodovico, Alessandro, Lorenzo, Gioele, Tommaso, Elena, Fabrizio, Matteo, Lucrezia, Giulia, Matteo, Mara, Nina, Francesco, Michele, Bianca, martina, Stefano, Andrea, Giulia, Fabrizio, Antonio, Alessandra, Ester, Niccolò, Fabrizio, Sisto, Elisabetta, Francesca, Pierfrancesco, Eleonora, Valentino, Roberto, Denis, Elisa, Pietro, Irene, Lorenzo, Paolo, Elena, Edoardo, Fabio, Simona, Johnny, Francesco, Sara, barbara, Simone, Michele, Matteo, Lorenzo, Paolo, Giulio, Ivan, Emiliano, Pietro, Daniele, Gianmarco, Fabio, Lorenzo, Natascia, Federica, Andrea, Consuelo, Nicola, Valentina, Francesco, Andrea, Gabriele, Marta, Andrea, Marcella, Lorenzo, Giacomo, Paolo, Nicolò, Lorenzo, Giulia, Federica, Gabriel, Giacomo, Federico, Matteo, Marjo, Claudia, Carlotta, Lorenzo, Filippo, Samuele, Tommaso, Enrico, Piero, Luca, Emanuele, Silvia, Samanta, Valentina, Carolina, Lorenzo, Simona, Elisa, Serena, Sara, Emanuele, Francesco, Federico, Elena, Alice, Chiara, Lucrezia, Luca, Daniele, Michela, Shaun, Marco, Matteo, Emanuele, Irene, Ester, Noemi, Gabriele, Andrea, Vincenzo, Sara, Caterina, Filippo, Alessio, Marcello, Banoy, Alessio, lorenzo, Ursula, Carolina, Silvia, Nicola, Giulia, Lorenzo, Satya, Mattia, Marco, Antonio, Niccolò, Luca, Valeria, Leonardo, Sara, Luca, Beatrice, Giovanni, Enrico, Giacomo, Tommaso, Veronica, Marco, Lucia, Letizia, paola, Marco, Simone, Alessandro, Sara, Iacopo, Silvia, Francesco, Simone, Danila, Paolo, Tommaso, Chiara, Simone, leonardo, Danny, Margherita, Pietro, Ilaria, Marco, Davide, Andrea, Lucia, Federico, Enrico, Miriam, Lorenzo, Francesca, Camilla, Manuela, Damiano, Valentina, Daniele, Bod, Chiara, Davide, Costanza, Niccolò, Daniele, Daniele, Francesco, Matteo, Aurora, Marco, Maria, Rita, Poalo, Marco, Nicola, Omar, Rossella, Francesca, Marta, Damiano, Riccardo, Matteo, Niccolò, Vincenzo, Marco, Sara, Pierluca, Stefano, Tosco, Andrea, Edoardo, Meri, Chiara, Alessandro, Paolo, Federico, Eugenio, Marco, Stefania, Teresa, Cinzia, Pietro, Alberto, Paolo, Martina, Elena, Denny, Stefano, Matteo, Tommaso, Tommaso, Marco, Ferdinando, Marta, Margherita, Edwin, Giovanni, Carlo, Cecilia, Andrea, Giacomo, Enrico, Adrea, Francesco, Rami, Alberto, Mauro, Matteo, Nicola, Valentino, Andrea, Mauro, Elena, Andrea, Lorenzo, Raffaele, Benedetta, Stefano, Fabrizio, Francesca, Andrea, Martina, Paolo, Filippo, Francesco, Matteoandrea, Andrea,Andrea, Jesus, Cosimo, Marco, Martina, Augusto, Francesca, Tommaso, Linda, Francesco, Alberto, Marco, Andrea, Lorenzo, Francesco, Lucia, Emanuele, Francesca, Francesca, Melania, Alessandro, Alessio, Stefano, Lorenzo, Marco, Simone, Edoardo, Gianmarco, Andreas, Alberto, Matteo, Chiara, Mariachiara, Luciano, Maneul, Marco, Francesca, Bernardo, Matteo, Matteo, Diego, Martina, Virginia, Federico, Matteo, Aurora, Iosif, Gabriele, Giulia, Eugenio, Anna Maria, Marco, Francesca, Elisa, Gianluca, David, Chiara, Matteo, ALessandro, Alessio.

 

 

In pratica vi salvate in 21. Il 3,75%.

Contenti voi….

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Risolvere la crisi

Lettera alla FIR

Gentilissimi signori della Federazione Italiana Rugby,
Sono Marco, 28 anni, di bell’aspetto, tecnologo alimentare, pratese, come Edoardo Gori (non per vantarmi, ma ho fatto le elementari con sua sorella).
A 6 anni ho giocato a rugby qualche mese ma non mi piaceva molto perché ero piccolo piccolo e ne buscavo più che altro.
Negli ultimi tempi, ogni tanto, vado a giocare col Ganugi che organizza ai giardini dove giocano di solito i pakistani a cricket.
Oggi sono stato a Firenze con Scaccioni a vedere l’Italia battere per la prima volta i campioni del Sud Africa, i fenomeni degli Springboks.
In realtà il rugby sarebbe anche bello da vedere. Certo ogni tanto non capisco perché si fermi il gioco ed alcune regole non le comprendo (seriamente, perché non posso togliere il pallone di mano?) ma Ganugi, con molta pazienza, mi spiega sempre i motivi, anche se io continuo a pensarla come voglio.
Tornando a noi che poi divago: oggi ho visto per la prima volta una partita di rugby dal vivo e l’Italia ha vinto. Non contro degli scarsi tipo boh, i Coreani che sono trentesimi nel ranking mondiale, ma contro gente che ha vinto campionati del mondo e che ha fatto il culo agli All-Blacks in diverse occasioni.
Sono convinto sia grazie alla mia aurea positiva ed al mio entusiasmo mostrato oggi in tribuna, quindi sono qui a proporvi il seguente accordo commerciale:
Voi mi assumete come talismano ufficiale. Viaggio con la squadra, la seguo ovunque, mangio, bevo e dormo con la nazionale. Tredicesima e quattordicesima inclusi.
Io, in cambio, continuerò a guidare i nostri ragazzi con grinta ed entusiasmo in tutte le battaglie che affronteremo insieme.
Certo di una vostra convocazione per discutere gli estremi del contratto,
Porgo cordiali saluti.
Idealmente vostro,
Dott. Marco Pieraccini

 

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Cose oggettivamente interessanti

Jeeg va!

LoChiamavanoJeegRobot-cast

Guardate queste persone!
Queste persone hanno messo su un cazzo di filmone!
“Lo chiamavano Jeeg Robot” è un filmone, cazzo!

Avete presente quando pensate “In Italia ormai non si fa più film decenti!”?
O quando diciamo “Che merda ‘sti supereroi sempre corretti, giusti e perfetti!”?
O quando ci balena per la testa che tutti i film sugli eroi siano alla fine tutti uguali?

SCORDATEVI DI TUTTO CIÒ!

Intasate le sale e rendete giustizia a questo cazzo di filmone!
Sì perché “Lo chiamavano Jeeg Robot” è una insperata sorpresa per tanti e tanti motivi.
Eccone alcuni:

  1. Elimina tutto quei cazzo di cliché del cinema italiano;
  2. Stravolge tutto quei cazzo di stereotipi sui super eroi;
  3. Ha una trama che non ti aspetti, nuova, innovativa, che scorre senza mai pecche e che ti fa rimanere inchiodato a quella cazzo di poltrona per due ore;
  4. Perché Gabriele Mainetti (alla prima da regista) gira un capolavoro, con scene coinvolgenti e ben realizzate;
  5. Perché Claudio Santamaria è bravo. Cazzo se è bravo. Ed è uno di noi. Qual è la prima cosa che tu faresti con i super poteri? “Pensare a me stesso” rispondete? Esatto! Claudio è uno di noi;
  6. Perché Ilenia Pastorelli è brava. E bella. Con mille problemi e turbe. E cazzo se è brava a fartele sentire;
  7. Perché Luca Marinelli è schifosamente bravo. Questo è un cattivo, cazzo! Ti porta quasi a tifare per lui, ti rapina e ti sconvolge che Joker in confronto glie spiccia casa;
  8. Perché tutto il contorno è una città (ed una nazione in generale) con mille problemi quotidiani, i cui abitanti vivono alla giornata, disposti a tutti per farcela ed essere importanti, e chi se ne frega se il bene mio è il male per qualcun’altro;
  9. Perché durante la proiezione vi ritroverete in Enzo, Fabio, Alessia, Sergio, Biondo, Sperma, Tazzina, Nunzia. I protagonisti ed i comprimari sono i nostri amici, parenti, vicini e conoscenti;
  10. Perché quando uscirete dal cinema non crederete che una roba del genere spacchi il culo ai filmoni miliardari di Hollywood e sia girato qui in Italia;
  11. Perché si può fare un cazzo di filmone senza spese mega enormi, millemila effetti speciali, e attori messi a caso solo per fare audience;
  12. Perché usciti da cinema vi sentirete bene per quello che avete visto;
  13. Perché 8,50 euro non vi sembreranno una spesa folle, anzi….;
  14. Perché se vado ad uno spettacolo la sera tardi e non rischio di addormentarmi come uno stronzo vuol dire che qualcosa di buono in questo film c’è;
  15. Perché si vedono delle tette!

Aspettavate un motivo per essere orgogliosi di film fatto in Italia?
Ecco il vostro motivo

 

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Dicci Max – Il dopo Mauro Repetto

Ammetto che mi ero totalmente dimenticato di aver iniziato questa rubrica ormai 8 mesi fa (e che potete recuperare qui e qui), quando faceva caldo, il sole mi baciava fino a tarda sera ed ero felice in pantaloni corti e t-shirt. Ora che c’è freddo e qualche mitomane millanta addirittura nevicate in pianura è venuto il momento di portare avanti la nostra analisi dei dischi di Max Pezzali.

Subito un dramma: Mauro Repetto ha lasciato il gruppo per smerdarsi tutti i soldi dietro ad una sbucciona negli USA (e dimostrando di non aver capito nulla di ciò di cui lui stesso ha scritto nei primi due album degli 883).

E senza il capace scrittore, compositore, amico e ballerino il nostro Max si ritrova spoglio di colui che rendeva gli 883 la voce di noi poveri mentecatti. Sì perché alla fine Max c’ha i soldi e perde il requisito fondamentale per essere “uno di noi”.

[DISCLAIMER: Max, se mai un giorno leggerai queste righe, sappi che ti voglio bene e pagherei per essere te o Mauro Repetto. Però più te]

Quindi ecco la felice (e sbrigativa) parafrasi di tutti gli altri dischi di Max Pezzali:

La donna il sogno & il grande incubo (1995):
Lascia stare la copertina stile Dylan Dog, per il resto non c’interessa se non c’è Mauro Repetto.

La dura legge del gol! (1997): 
Friendzonato a bestia. E non c’interessa perché non c’è Mauro Repetto.

Grazie mille (1999):
Ci fa pesare che lui è stato in Giappone. E tutto ciò a noi non interessa perché non c’è Mauro Repetto.

1 in + (2001): 
Andai a vedere il tour di quell’album. Max, ormai anziano s’ingrifa un po’ per tutto, basta vedere una mezza coscia all’aria. Se la tira di brutto facendo video negli Stati Uniti, ma noi ne rimaniamo indifferenti perché non c’è Mauro Repetto.

Poi la catastrofe: Max addirittura lascia gli 883 e si mette per conto proprio! E produce:

Il mondo insieme a te (2004)

Time Out (2007)

Terraferma (2011)

Ma di questi dischi non interessa niente più o meno a nessuno….

 

Successivamente, la mancanza di Mauro Repetto, che lo sta logorando all’interno da anni, lo porta a cercare l’affetto fraterno in cialtroni e mentecatti che tanto piacciono ai giovini d’oggi. Circondato da questi impediti produce:

Hanno ucciso l’uomo ragno (2012): 
Canzoni sue famose rovinate da pseudo-rapper che a  Trucebaldazzi nemmeno gli allacciano le scarpe.

 

Infine, il 4 giugno 2013 (giorno del mio 25° compleanno), la redenzione: TORNA MAURO REPETTO!!!

In Max 20 sono presenti due capolavori targati il nostro duo preferito (il resto son cover sbagliate o robaccia):

WELCOME MISTER PRESIDENT:
L’annunciazione di Max come presidente del mondo. Il duo, con umiltà, si discosta dal sogno di tutti di diventare “Re del mondo”; Max infatti si propone come un democratico e dall’aperta mentalità Presidente. Discorso poi approfondito in:

IL PRESIDENTE DI TUTTO IL MONDO:
Ispirandosi ai grandi personaggi del 900 come il Dalai Lama, Clint Eastwood, Arnold Schwarzenegger, gli ormai ex Brangelina, Zuckerberg ed un paio di altri individui meno importanti, Max espone il suo preciso ed efficace programma di comando. Non possiamo che accettare il nostro nuovo Presidente, sapendo che alla sua destra avrà quel grande consigliere di Mauro.

Ed ecco finalmente la conclusione di questa rubrica durata ben 211 giorni.
Grazie per l’ascolto!

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Risolvere la crisi

Solo promesse elettorali

“Non mi candido” (Beppe Grillo)
“Meno burocrazia in Liguria” (Claudio Burlando)
“Mi ritiro. primarie Pdl per mio successore” (Silvio Berlusconi)
“Aboliremo l’IMU” (Silvio Berlusconi)
“Lavori per la statale Santo Stefano di Camastra-Gela” (Rosario Crocetta)
“Rinunceremo al rimborso elettorale” (un po’ tutti)
“Verona, ristrutturiamo l’Arena” (Flavio Tosi)
“Azzereremo il finanziamento pubblico ai partiti” (un po’ tutti)
“30mila posti di lavoro a Bari” (Michele Emilian)
“Impegnarmi alla totale trasparenza sulla mia attività e sui miei redditi” (Silvio Berlusconi)
“Dimezzeremo il numero dei parlamentari” (un po’ tutti)

Questi sono gli argomenti di cui discutete in questi giorni? Siete solo una corazzata di pezzenti!
In un’Italia ormai fuori dalla crisi, dove i ristoranti di lusso sono pieni e i finocchi sono discriminati al pari dei maniaci pervertiti, il vero problema è quello di un pover’uomo, un santo dell’era moderna, condannato a 4 o 5 anni di carcere (tranquilli, non ci andrà davvero…) per colpa di un gruppo di eccentrici e lagnosi VIPs.
Il martire del 21° secolo, Fabrizio Corona, reo di diversi reati tra cui evasione fiscale, associazione per delinquere finalizzata alla prostituzione, minacce, armi, diffamazione, truffe, ricettazione e violazione degli obblighi familiari, uso di banconote false è stato (“finalmente!” direte voi, branco di pecore gelose) condannato.
Condannato perché fotografa i calciatori con le zoccolone e poi li ricatta.
Ma la colpa non è sua! La colpa è dei calciatori!
Questi qua vanno con tutte le più grandi majale d’Italia, spesso gratis, e pretendono pure di non pagare due spicci per le foto che qualcuno gli fa? Guadagnano milioni e non vogliono spendere qualche spiccio per due fotine?
Sapete quanto ho pagato io per una foto mentre faccio downhill in mountain bike? 22 euro! E sono con protezioni e casco che nemmeno mi si riconosce! E nonostante ciò chiunque può ancora vederla!
Ho sentito anche definire queste zecche della società con il termine “Eroi”…

Sapete chi sono i veri eori di questo mondo? Coloro per stanno tutti il giorno lontano dalle luci della ribalta. Coloro che non frequentano i posti “in” delle grandi metropoli.
I gorilla.
I leoni.
Gli elefanti.
LORO sono i nostri veri eroi! LORO, che non hanno ceduto alle minacce di certi delinquenti e che si sono ritrovati in televisione, in internet, addirittura proiettati nelle scuole, davanti ai loro figli, alle loro mogli e alle loro madri in filmini amatoriali mentre si intrattengono in momenti intimi con la ganza.
Quanti video di gorilla che s’inculano girano in rete? Quanti leoni hanno visto la loro famiglia sfasciarsi piano piano a causa di certe foto sui giornali o, peggio, nei video di Animal Planet, negli speciali di National Geographic e in prima serata su Discovery Channel?
LORO, hanno sacrificato la loro felicità per insegnarci a non cedere a certi fotografi e giornalisti malvagi che prima li fotografano, poi chiedono loro soldi per evitare la diffusione.
Oppure pagano, stanno zitti e non rompono le scatole a nessuno. E non fanno i lagnoni con la stampa o vanno da qualche giudice avido di notorietà a piangere come fanno i bambini piccoli.

Quindi:
NO a chi denuncia!
NO a chi cerca di salvare la propria immagine!
NO alla tirchieria (che è diverso dall’essere economo, come il sottoscritto)!
SÌ ai gorilla che s’inculano.
SÌ al Granducato di Toscana.

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Risolvere la crisi

Italia amore mio

Domani sulla Gazzetta sotto la voce “Dichiarazioni post-partita di Lippi”:

  • Eh ma c’era un monte di infortunati;
  • Poi un si pole andà a giocà all’estero e si troa sempre gli arbitri incapaci;
  • Poi i’Totti e i’Nesta se la tirano e un voglia giocà;
  • S’era in un girone di ferro;
  • Quande si vince tutti bravi a leccare i’culo poi se una vorta si perde tutti contro, IPOCRITI!
  • I giornalisti sempre a rompere i coglioni….
  • …… un c’è verso allenarsi per bene;
  • Il fuso orario;
  • L’altitudine;
  • Quelle dannate trombette un ci fanno concetrà;
  • Abbiamo perso con onore contro la squadra che vincerà i’mondiale;
  • Siamo riusciti ad evitare l’Olanda agli ottavi;
  • Ancora pe quarche giorno siamo sempre i campioni dì mondo;
  • Non dimentichiamoci che comunque una squadra italiana ha vinto la Champions;
  • Bada che squadra allo sfascio m’ha lasciato l’allenatore precedente;
  • Non ho messo abbastanza giocatori della Juve:
  • I tifosi un c’hanno dato i’ giusto appoggio;
  • Quei sudici della Lega (qui c’ha ragione!) c’hanno portao merda;
  • Vorrei vedè voi a giocà con Cannavaro quanti gol pigliavate;
  • Andate affanculo!

Se ve ne viene in mente altre aggiungetele!

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Risolvere la crisi

Ucrania 1986 = Italia 2009 ?

“Ci sono molti comuni denuclearizzati in Italia, comuni sovversivi, sobillatori, pericolosi organizzatori di energie alternative. Ma non sono ancora abbastanza. Chiedo ai sindaci di esporre il cartello: Comune denuclearizzato sotto il nome del loro paese. E il miglior benvenuto per chi lo visita.”  (tratto dal blog di Beppe Grillo)

Il nucleare lo puoi mettere in bolletta… Il sole l’acqua e il vento no! Meglio spendere miliardi di euro per costruire centrali nucleari che verranno sfruttate al massimo 40 anni. Nella più totale ed assoluta sicurezza per il cittadino e l’ambiente come si può vedere in questo video:

Immagine non adatte ad un pubblico particolarmente sensibile o a Scajola. Davvero sono serio… se siete suscettibili non lo guardate!

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