Migliorarsi imparando, Risolvere la crisi

Arbitro becco!

Meno male che in queste fredde e noiose serate invernali abbiamo il calcio a tenerci compagnia.
Lo sport popolare, quello che unisce famiglie, amici e sconosciuti in un unico cuore, pronti tutti insieme a fare una cosa sola:

OFFENDERE L’ARBITRO

Un povero signore di quasi mezza età che, per campare, si prende la briga di tenere l’ordine tra 22 uomini al massimo della loro prestanza fisica, contornati da migliaia di bestie assiepate sulle tribune pronte a staccargli la testa.
Fin da piccoli siamo cresciuti ed educati  per odiare la categoria, insieme a vigili, suore e politici, ciononostante i massimi vertici del calcio mondiale continuano, imperterriti, ad umiliare giovani speranzosi.
Ogni domenica, infatti, in ogni campo di Serie A, si assiste alla gogna di un bambino, in mezzo a 22 suoi felicissimi coetanei, compagni di squadra e di scuola: all’entrata delle squadre ogni partecipante alla gara tiene per mano un bimbo che, per l’occasione, è vestito con i colori della squadra avversaria. Che magari tu quella squadra la odi però lascia fare che una divisa ufficiale di una squadra di Serie A la porti a casa e su ebay qualcosa ci rimedi.
Poi c’è il bimbo sfigato, quello a cui tocca entrare per mano con l’arbitro e che, giustappunto, viene vestito come il direttore di gara:

Reperto fotografico 1

Si fanno tante campagne anti-bullismo e nessuno pensa agli insulti indiretti che riceve questo povero bimbo??
Seriamente? A nessuno viene in mente quanto sfigato può sentirsi il ragazzino vestito da arbitro quando il suo amico accanto ha la maglia del Milan o della Juventus o della Fiorentina? E stringe la mano di Buffon o Messi o Abate…

Reperto fotografico 2

 

Basta quindi alla pubblica gogna di innocenti e paffutelli ragazzini. Basta all’umiliazione di vestirli da macchine da odio, che poi a scuola, il giorno dopo lo prendono in giro.
Se proprio non ci avanzano maglie delle squadre, vestiamolo da bordocampista Sky o Mediaset che quelli almeno non se li fila nessuno

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Migliorarsi imparando

Principia il culturale

La domenica è festa, non si lavora, si sta a casa a goderci il divano e lo sport.
E in questo periodo ci va di lusso: calcio, basket, Formula 1, MotoGP, rugby, tennis, football americano (la sera/notte).
Ma di luglio? Che cavolo facciamo i pomeriggi afosi di luglio che di sport in tv non danno nemmeno le repliche? Dove e come impiegare quelle 3-4 ore che ci separano dalla cena, rimanendo comunque in zona e cercando un ambiente rinfrescato dai condizionatori?
(Attenzione: il primo che dice “Centro commerciale” lo vengo a picchiare a casa!)

Niente di più ovvio: siamo in Italia, la patria del mare, del sole e dell’arte. Cosa c’è quindi di meglio di un bel museo da visitare?
(Attenzione: il primo che dice “Centro commerciale” o “la Fica” lo vengo a picchiare a casa!)

Armati di gentil donzella da impressionare ostentando una cultura che non ci compete, entriamo in uno dei tanti bellissimi musei che lo Stivale ci offre (che poi son anche gratis la maggior parte)
(Attenzione: il primo che dice “Anche il centro commerciale è gratis” lo vengo a picchiare a casa!)
siamo pronti ad ampliare il nostro bagaglio culturale, fino a quando il Guastafeste (l’addetto alla sorveglianza) ci sgrida fortissimo mentre facciamo foto col flash, facendoci passare da spregevoli mentecatti agli della donzella che ci accompagna (e addio fitness post-museo).

Ma perché non si possono fare foto col flash in posti del genere??
Essendo uno spregevole mentecatto ripieno di ignoranza ho chiesto a chi queste cose le sa, le studia e ci lavora: una restauratrice laureata in storia dell’arte (e amica mia, che si è fatta intervistare gratis, anche se ci ha messo quasi 3 mesi a rispondere a due domande…).
Ecco l’intervista completa (le risposte sono quelle colorate diverse):

(La dottoressa, per una questione di pura umiltà, ha chiesto di rimanere anonima od, al più, usare le sue iniziali)

1- Gentile dottoressa M. G. S., grazie innanzitutto per dedicarmi una parte del suo prezioso tempo. Iniziamo subito con una domanda a bruciapelo: davvero davvero, ma davvero davvero davvero la mia foto col flash rovina un’opera d’arte? (io vivo nel terrore di fare una foto e vedermi un Caravaggio sgretolarsi davanti a me)

Povero tu, hai provato anche a chiedermi dell’esame per svegliarmi ma.. 🙂 Comunque per la cronaca.. Ne avevo due di esami a settembre, uno super per cui ho studiato tutta l’estate e fortunatamente è andato benissimo e l’altro..boh.. Era un esame parecchio strano e comunque ancora non so il voto! Ma andiamo alle cose importanti..:)

Premetto che tu mi hai fatto una domanda in particolare sui dipinti mobili (quelli su tela o tavola) che NON sono il mio settore e di solito ho a che fare con materiale molto diversi (gli affreschi sono fatti sulla pietra per intendersi o le statue sono di marmo..)

Comunque veniamo ai fatti e ti rispondo con la mia (poca) esperienza:
se fotografi con il flash un Caravaggio non si sgretola… Subito…  Il problema viene se i visitatori sono milioni! Quindi il problema è che non è più un flash ma quasi una luce continua che illumina sempre il dipinto. Dal punto di vista conservativo, se la luce è calda potrebbe seriamente far danni (se ti interessa posso approfondire il perché) ma ora le luci dei flash non dovrebbero più emanare calore quindi .. Non così dannosa..CREDO (ne sono abbastanza sicura solo per gli affreschi e per le statue lapidee) Però secondo me non è da scordare il danno estetico che potrebbe fare dare il via libera ai flash: già i quadri spesso sono lucidi per via delle vernici sopra e riflettono le luci… Se ci si mettono pure i flash è finita! Caso della Gioconda: è protetta pure da un vetro quindi non credo che gli succederebbe niente.. Ma già non riesci mai a vederla per la calca, ci metti pure i riflessi dei flash!

2- Quindi è peggio disegnare dei baffetti sulla Gioconda che farci una foto col flash?

Decisamente sì

3- Non posso fare i baffetti nemmeno se migliorano l’opera?

Oh, secondo me è meglio così

Oh, secondo me, è meglio così!

Decisamente no 🙂 .. il restauro non può essere (per lo meno non più, al giorno d’oggi) motivato da cambiamenti di gusto

4- E la luce continua farebbe quindi danni?

Diciamo che in generale fa invecchiare i materiali più in fretta …. Inoltre se parli di luce in generale, potrebbe creare anche degli sbalzi termici molto dannosi soprattutto per le cose fatte in pietra.

5- E alla roba fatta con la pietra fa danno il flash?

In linea generale non dovrebbe ma ci sono molte variabili.. Soprattutto un conto è pensare all’affresco o alla statua appena fatta in teoria con una tecnica perfetta.. Un conto è pensare all’opera già in degrado magari per altri motivi.

6- Ma quindi come faccio a portarmi a casa la mia bella e luminosa foto ricordo della statua di Ronaldinho che c’è al Louvre, senza spendere i 10-15 euri che mi chiedono per una cartolina al negozio souvenir?

Non ridete, c'è davvero una statua di Ronaldinho al Louvre!

Non ridete, c’è davvero una statua di Ronaldinho al Louvre!

Mmm… Direi che ti devi portare un cavalletto e allungare i tempi di scatto così che ti è sufficiente la luce che c’è nel museo..

7 – E se sono povero e di furia?

Povero e di furia?? E che ci fai in un museo! 😉 … Ti accontenti delle luci che ci sono e tu scatti la foto con lo Smartphone che ormai ce l’hanno tutti… Basta che non ti metti a fare il selfie con la gioconda per favore! 🙂

8 – Ci hai detto un sacco di cose che non sapevamo. Ora ci riassumeresti perché non si fanno foto col flash alle opere d’arte in massimo 33 parole (articoli e preposizioni comprese)?

33 parole??!!!! Ma sono meno di quelle che hai usato per farmi la domanda!!

Chi è il blogger capace e chi è l’esperta qua? Io mi preoccupo delle parole, tu dell’arte!

Touchè….
L’uso del flash (soprattutto in maniera continuativa) comporterebbe un danno conservativo dipendentemente dalle caratteristiche chimico-fisiche dell’opera e un danno estetico perché impedirebbe una corretta fruizione della stessa a tutti. [Ndr: 32 parole: meravigliosa!]

L’intervista è finita, i miei più sentiti ringraziamenti alla dott.ssa Spada per aver risposto con precisione e solerzia alle domande ed aver sciolto tutti i nostri dubbi. Le auguriamo tanta fortuna per i suoi impegni futuri.

Fun Facts: la dottoressa si chiama Mariagiulia, ma preferisce farsi chiamare Giulia.

 

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