Cose oggettivamente interessanti

Cyclin the world

L’avete seguito con cuore in gola durante tutti i 2700 km pedalati.
Sorridenti, vi siete vantati di averlo frequentato prima che diventasse famoso (http://www.lanazione.it/prato/cronaca/2013/12/18/998321-bicicletta-inghilterra.shtml)
Avete messo “mi piace” alla pagina facebook dedicata all’esperienza (https://www.facebook.com/Cyclingtoabirthday)
L’avete seguito su twitter (https://twitter.com/CyclinTheWorld)
E commentate ammaliati le foto del viaggio (https://www.dropbox.com/sc/pf28t6lrebqah6c/7Gmopy4RUW)

Appena rientrato nell’Italico stivale dopo quasi poco più di un mese di viaggio e quasi tre milioni di metri fatti in sella alla sua fidata bicicletta attraverso l’Europa, per giungere nella terra natia della madre, l’amata Inghilterra, dove lo attendeva il nonno neo-novantenne, si è gentilmente sottoposto ad una serie di domande del menga, solo perché una volta si auto-invitò a cena a casa mia e quindi mi doveva un favore.
Care lettrici e cari lettori del Blog del Piera, in esclusiva per questo blog l’intervista (l’ho già detto che è in esclusiva?) al nome più chiacchierato delle ultime settimane: Marco Alderighi

Il giro fatto dal nostro eroe

Il giro fatto dal nostro eroe

 

[l’intervista comincia da qui]

Tralasciando le domande tipo “è un’esperienza che ti ha fatto crescere dentro?”, “quanto tempo c’hai messo?”, “sei soddisfatto?” ecc… che ti faranno tutti, passiamo direttamente alle domande che tutti vorrebbero farti ma che nessuno ti fa per vergogna o pudore…

1 – Quanto t’è costata tutta questa gitarella?

Circa 2500 € tutto compreso: bici, vestiti, equipaggiamento vario, dormire, mangiare e aereo.

2 – Tutti conosciamo i tuoi discutibili gusti musicali (informatevi sugli Einstürzende neubauten e capirete cari lettori): quali sono stati gli “artisti” che ti hanno accompagnato durante questo viaggio?

Beh, non ho ascoltato molta musica. Però senza gli Einstürzende Neubauten sicuramente non sarei mai arrivato!

3 – Non tutti sanno che te, prima di diventare l’eroe del ciclo-turismo mondiale, sei stato quello che scannerizzava i fumetti di questo blog. Cosa si prova a passare dalle stalle alle stelle?

Il mite e fetido calore delle stalle mi piaceva di più del bruciante ambiente delle stelle.

3 (bis) – Ti ha aiutato l’aver avuto una partecipazione attiva in questo blog nella tua avventura?

Senza dubbio la mia esperienza di scannerizzatore per questo blog ha temprato il mio spirito e mi ha permesso di affrontare e superare con successo anche le giornate più difficili!

4 – Sei stato inserito nella classifica dei pratesi più influenti del 2013 insieme a Benigni, il sindaco Cenni e quello che vende l’eroina nel parcheggio del Serraglio. Che messaggio vorresti mandare ai tanti giovani che si sentono chiusi e oppressi da questa città allo sbando?

Montate in bici e pedalate, che il mondo visto da una bici l’è migliore! (finchè non vi tirano sotto)

5 – Sei stato lontano dall’Italia per più di un mese. Come si vive per così tanto tempo senza il bidét?

Sono stati due mesi difficili. Non aggiungo altro, sono questioni private.

I polpacci di Marco alla fine del viaggio

I polpacci di Marco alla fine del viaggio

6 – Considerando l’enorme consumo energetico che richiede un’impresa del genere, quali pasti ti hanno dato forza e grinta a volontà?

Ingurgitavo baguette, biscotti e cioccolata al ritmo di un adolescente obeso americano. Per fortuna facevo più movimento in un giorno di quanto ne farebbe lui nella sua intera vita!

7 – Domanda tecnica: quanta fica in più ti ha portato questa improvvisa notorietà?

Almeno il triplo di quanta ne avevo prima! …quanto è il triplo di 0?

8 – Tuo nonno (che compie novant’anni, fagli gli auguri da parte del blog) lo sapeva che saresti arrivato in bici, o si è ritrovato di punto in bianco un nipote in più dentro casa?

Per sua fortuna non ero diretto a casa sua perchè lui era in crociera. Ma a parte ciò, non lo sapeva, è stata una sorpresa!

9 – Durante il viaggio ti sei mai chiesto “Ma quanto sarò stato idiota a fare sto viaggio?”

Almeno 2 o 3 volte. Ma ho sempre saputo resistere e tirare avanti fino a che la domanda non si fosse persa lungo la strada!

10 – La mi mamma è stata preoccupata tutto il tempo e te non ti sei mai fatto sentire. Come giustifichi questo comportamento?

Speravo che tu le dicessi qualcosa te, screanzato!

11 – Fortunatamente per te non mi vengono in mente altre domande… Che altre domande vorresti che la gente di facesse ma che nessuno ti fa? (e rispondici anche a quelle domande)

Domanda 1: Sono rimasto affascinato dal viaggio che hai fatto, posso ripagarti io la forcella che gli incompetenti dell’aeroporto ti hanno sfasciato?
Domanda 2: Facciamo un viaggio insieme?
Mi fa fatica pensare ad altre domande… Sei te l’intervistatore, non fare il pigro!

Per non sembrare che me la tiro rispondo io alle due domande di Marco che avrei dovuto fargli, immedesimandomi in lui:
1 – No, hai già fatto tanto per sostenermi durante questo viaggio, mi sentirei un pessimo amico a farti pagare anche le forcelle
2 – È vero che è almeno la quarta volta che mi fai questa domanda ed io sono partito da solo nell’unico momento dell’anno in cui avevi da fare, ma prometto che la prossima volta che mi proporrai un giro in bici, accetterò!

Ringrazio Marco che si è sottoposto a questa rottura di scatole, ricordandogli che ha promesso a mia mamma di passare a trovarla una volta tornato

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4 risposte a "Cyclin the world"

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